La capitale italiana è una delle città più famose al mondo, ovunque ci si trovi tutti sanno a cosa ci stiamo riferendo e nel momento in cui ne citiamo il nome improvvisamente nella nostra e altrui mente prendono spazio i più grandi monumenti, la sua storia, la grandezza di chi l’ha costruita e tutte le leggende ad essa connesse tanto da esservi imprescindibili.
Molti di questi miti e leggende riguardano la sua fondazione ed il più famoso che viene fin da subito narrato ai più piccoli riguarda il mito di Romolo e Remo allattati da una lupa, il loro scontro, la successione dei sette re e così via.
La città è il frutto di tutto ciò che è stato ed è compito di ciascuno di noi in quanto cittadini del mondo preservarne la maestosità,che sono una grande attrattiva per tutti i turisti.
Leggende sui monumenti
Uno dei modi più semplici per preservarne la memoria oltre a leggere quante più informazioni possibili non può che essere quello di organizzare un viaggio e vivere la città anche solo per qualche giorno. Per fare ciò basterà prenotare anticipatamente voli e hotel, personalmente consiglio il Floris hotel, un hotel in via nazionale a Roma.
Una delle leggende più conosciute riguarda la Bocca della verità, un’antica maschera di marmo posta su una parete della Chiesa di Santa Maria e risalente al 1632.
La leggenda narra che chi mente perde la mano precedentemente introdotta nell’apertura posta in corrispondenza della bocca, spesso infatti potrete ritrovarvi di fronte a bambini terrorizzati nel rispondere ai genitori che, astutamente, utilizzano la leggenda a proprio vantaggio!
Un’altra leggenda riguarda uno dei monumenti più conosciuti e amati: la Fontana di Trevi. Essa narra che chi lancia una moneta nella fontana tornerà a Roma, chi due troverà l’amore, chi tre si sposerà proprio nella città eterna.
A ciò si collega il modo corretto di lanciarle: bisogna essere di spalle alla fontana, lanciare con la mano destra passando sopra il braccio sinistro.
La leggenda sulla tomba di Nerone
Nerone, passato alla storia con il grande tiranno, dopo essere stato dichiarato nemico pubblico, fuggì da Roma e suicidò dove oggi sorge Piazza del Popolo. Venne sepolto lì, sotto un noce e per secoli questo è stato il luogo di incontro di streghe e santoni specializzati in magia nera; la leggenda infatti narra che dei corvi neri circondavano il noce: si trattava di spiriti maligni che volevano torturarne l’anima.