Notizie
Sab. Feb 15th, 2025

Le tradizioni di Roma: dalle feste religiose alla cucina tipica

Le tradizioni di Roma: dalle feste religiose alla cucina tipica

Quando si pensa alla Città Eterna, la mente non può che andare ai suoi millenari monumenti, alle sue affollate piazze e ai vicoli storici che compongono il suo centro storico e che attirano milioni di turisti ogni anno conquistandoli con uno dei patrimoni più importanti del mondo.

Roma, tuttavia, è una città eterna anche grazie all'incredibile tradizione culinaria tramandata nel corso dei secoli che riflette le radici, le influenze culturali che ha subito e la passione dei suoi abitanti, senza contare le innumerevoli feste religiose che risalgono a tempi immemori e che ancora oggi vengono periodicamente celebrate.

In questo articolo, pertanto, cerchiamo di elencare laddove possibile i piatti più importanti della tradizione romana e le feste religiose più sentite nella Capitale in modo tale da dare una panoramica su quella che è la Città Eterna da un punto di vista tradizionalistico!

I primi piatti tipici romani: la Carbonara e la Cacio e Pepe

Dalle trattorie storiche alle osterie più tradizionali, Roma offre un patrimonio culinario fatto di esperienze gastronomiche assolutamente imperdibili, specie se ci si trova a visitare la città per la prima volta.
Una delle più famose in tutto il mondo è senza dubbio la Carbonara, un piatto iconico della cucina romana e uno dei più esportati; si tratta fondamentalmente di una pietanza semplice ma clamorosamente gustosa composta dalla commistione perfetta tra gli spaghetti, le uova, il guanciale e il pecorino romano.
La croccantezza del guanciale unita alla cremosità delle uova si mixano creando un'armonia perfetta di sapori che si fondono in modo sublime; ovviamente, come tutte le altre pietanze della tradizione romana, la Carbonara andrebbe assaporata nei ristoranti storici dove ancora oggi viene riproposta seguendo la ricetta autentica tramandata nei secoli.
Da citare ovviamente anche la Cacio e Pepe, grande classico della cucina romana che merita di essere gustato: si tratta di un piatto di pasta molto semplice ma che fa esplodere le papille gustative grazie al connubio perfetto tra pecorino romano, pepe nero macinato e acqua di cottura della pasta.
È proprio nella semplicità dei singoli componenti che risiede la magia di questa pietanza; tuttavia, la sua preparazione richiede una certa abilità poiché è necessario mescolare il formaggio e il pepe con l'acqua di cottura della pasta con precisione e tempismo per evitare che si ottenga una consistenza troppo liquida o troppo densa.
Senza dubbio, la pratica è fondamentale per riuscire ad avere la consistenza perfetta di uno dei piatti più gustosi della cucina romana!

I secondi tipici romani: l'Abbacchio e i Carciofi alla Giudia

Tra i secondi piatti tipici della tradizione romana spicca l'Abbacchio, pietanza a base di agnello cotto con delle erbe aromatiche, del vino bianco e del brodo di carne.
L'agnello, in questo modo, diviene saporito e molto tenero, mentre la salsa di accompagnamento si sposa alla perfezione diventando un condimento succulento nel quale intingere ogni pezzo di carne.
Nei menù dei locali tipici di Roma, come quello del ristorante Le Terrazze al Colosseo disponibile nel sito web ufficiale Leterrazzealcolosseo.it, non possono mancare i Carciofi alla Giudia, piatto a base di carciofi fritti interi per rendere croccanti le foglie e lasciare al centro un cuore tenerissimo e gustoso.
Il giusto dosaggio di sale lo rende sia un antipasto che un secondo buonissimo da sperimentare almeno una volta nella vita!
Che dire delle feste religiose più sentite a Roma?

Le feste religiose romane

Le festività e le ricorrenze tradizionali della Città Eterna risentono ovviamente del passare del tempo e delle diverse credenze religiose.
Tuttavia, alcuni riti rimangono intatti e continuano ad essere osservati ancora oggi: uno di questi è senza dubbio la Benedizione degli Animali, o Sant'Eusebio, festività che si celebra il 17 gennaio di ogni anno davanti all'omonima chiesa all'angolo tra via Napoleone III e piazza Vittorio.
La funzione che ancora oggi si celebra vede come protagonisti solo gli animali domestici, ma nei tempi antichi gli animali da benedire erano moltissimi, dai buoi agli asini, passando dagli animali da cortile ai cavalli dei nobili.
Come non citare il Natale di Roma che ha come giorno principale il 21 aprile ma che viene ricordato ogni anno tramite una serie di manifestazioni della durata di ben 10 giorni fino al culmine in corrispondenza del 25 aprile, data della liberazione della città.
Ancora oggi, alle ore 12 suona per 10 minuti la campana della torre di Palazzo Senatorio come celebrazione del giorno speciale.

Roma continua ad essere una delle mete più apprezzate al mondo; oltre ai suoi monumenti di importanza globale, le tradizioni culinarie e religiose danno il loro contributo nel rendere la capitale italiana sempre più gettonata!

di Rossella Borboni

Sono una blogger per passione. I miei hobby sono leggere, guardare film, mangiare bene e viaggiare. Amo divertirmi e vivere con passione!

Related Post